Le fasi di lavorazione

La lavorazione della filigrana (sia in Oro sia in Argento) inizia con l’intreccio di due fili del diametro di circa 0,15 m/m dando origine a un “filo granato” da cui deriva il nome “filigrana”. Passando sotto i rulli del laminatoio, il filo intrecciato forma una piattina con i bordi dentellati pronto per la lavorazione.

Le principali fasi per realizzare gioielli in “filigrana” sono la scafatura, la riempitura, la saldatura e la finitura.

 

LA SCAFATURA
la parte esterna dei vari gioielli in “filigrana” viene realizzata con un unico filo piatto in lega d’argento, con maggiore resistenza a contenere la “riempitura”. 
Il filo viene sagomato per mezzo di particolari attrezzi (legnetti, scaletta, taglierino) e saldato per ottenere le forme volute. 

              

 

LA RIEMPITURA
utilizzando particolari pinze dette bruscelle, le mani esperte dell’artigiano creano con la piattina in “filigrana” riccioli e forme di varie misure chiamate "panetti", "rizetti", "resche", "testine", "biscetta".
Con abilità e fantasia vengono inseriti come un mosaico all’interno della “scafatura” e saldati assieme formando un corpo unico. 

                   

 

LA SALDATURA
i particolari “riempiti” vengono sagomati e sono pronti per iniziare il lungo processo di saldatura. 
Attraverso numerosi passaggi sotto il cannello, i particolari prendono la forma dei gioielli.

              

LA FINITURA
dopo la fase di “saldatura” i gioielli vengono minuziosamente assemblati, controllati e lucidati.
A seconda delle richieste sono successivamente sottoposti a bagni galvanici di oro 24Kt  oppure rodio (oro bianco), argento o bicolore.
Parecchi modelli vengono finiti con smalti composti interamente a mano.