La filigrana

La filigrana è una tecnica orafa artistica che consiste nella lavorazione a intreccio di due fili in oro o in argento del diametro di 0,15 mm circa. Questi fili danno origine a un “filo granato”, da cui il nome “filigrana”.
Il filo intrecciato passa poi sotto i rulli del laminatoio fino a formare una piattina con i bordi dentellati.
E’ questo il materiale grezzo che viene lavorato dalle mani esperte dei maestri artigiani: utilizzando particolari pinze si creano riccioli di varie forme e misure che rappresentano lo scheletro dei futuri gioielli e / o manufatti preziosi.

 

                

 

Le prime notizie sulla lavorazione della filigrana a Genova risalgono al XIV secolo.

Inizialmente utilizzata come ornamento decorativo applicato su lastra per “riempire” gli spazi vuoti fra i castoni delle pietre preziose e la superficie degli oggetti, la filigrana acquista propria dignità di raffinata tecnica orafa solo nel XVII secolo. Eppure testimonianze di questo tipo di tecnica decorativa risalgono al 3000 a. C. in Mesopotamia.
Nel 1884 apre a Campo Ligure il primo laboratorio artigiano dedicato alla produzione e lavorazione della filigrana.
Il maestro Antonio Oliveri, non potendo raggiungere Genova piagata da un’epidemia di colera, decide di importare quest’arte orafa nel paese natale. Seguito ben presto da altri compaesani, le botteghe artigiane cominciano ad aprire in rapida successione, favorendo lo sviluppo di una fiorente attività economica legata a questo mestiere. 

Oggi Campo Ligure è il Centro Nazionale della Filigrana.